Da tempo desideravamo una bella uscita in campagna ‘a fiori’ (di Bach of course).
Si sa, la luna attizza gli ormoni primaverili, il sole li scalda, e sottili formicolii ci eccitano le papille gustative a vedere spuntare qua e là le primizie floreali.
Organizziamo, organizziamo! Perché troppe volte ci abbiamo provato, senza successo, perché è difficile combinare disponibilità e tempi di tutti, chi per un impegno chi per un altro. Spesso problemi di volontà politica (mancante).
Non fa nulla, stavolta chi viene viene, certamente è più bello condividere, che andarsene da soli per i prati con tutta l’attrezzatura, per quanto limitata. Proviamoci, se in pochi meglio che niente.
Anche se come primavera ha lasciato un po’ a desiderare, nel senso meteorologico: forse se Bach avesse avuto in Galles una piovosità come in Padania questa primavera magari gli sarebbe toccato bollirli tutti? E comunque, mi dicono gli esperti, anche gli esemplari da bollire bisogna raccoglierli ugualmente sempre con il sole. Questa è da verificare.
Andò così, che il sabato prima della domenica di metà maggio stabilita e pubblicizzata fu nuvolo e piovoso fino a tardi, quindi la mattina di festa la maggior parte degli invitati, anche se prometteva una discreta giornata, scrutò, ponderò, sbuffò, e si voltò dall’altra parte per continuare il sonno beato, rimandando a occasioni migliori.
Il sole fece fatica a risplendere abbastanza da lasciarci lavorare, noi pochi convenuti alle nove di mattina, così ce ne andammo per prati giusto intorno a casa in questo piccolo bell’agriturismo (se qualcuno i primi di luglio, quando ci riproveremo, vorrà dormirci: solo due camere da due posti nell’antica casetta di sasso + altri due in divano letto + altri due di fortuna a portarsi il sacco a pelo!).
Sotto casa, nel bel paesaggio appenninico sulle colline di Maranello, col monte Cusna innevato di fresco in lontananza nel fondale, e la vista a spaziare fino alle prealpi di Verona, ci si presentò subito splendido, Walnut, odoroso ma senza più fiori, White Chestnut e Red Chestnut ben fioriti, ma anche Elm, e Olive, e Oak, e Pine in pieno tripudio. Nell’aiuola Gorse, pericoloso. Poi lungo la stradina Honeysucle bellissimo, e Star sbrilluccicante in mezzo al prato, e Wild Rose, siepi piene, fioritura all’inizio. Ci sarebbe stato da divertirsi ! Eravamo solo in 5, e così chiacchierammo tra noi, scambiammo competenze, condividemmo esperienze, leggemmo aforismi per ogni pianta visitata (consiglio vivamente il ricco e divertente “Per La Fioritura dell’Anima” di Alessandro Paronuzzi, ed. Stampa Alternativa, collana Nuovi Equi-libri, eh eh eh ).
Visto che il sole bello caliente uscì fuori stabile che ormai era mezzogiorno, ci consolammo per le mancate bolliture/solarizzazioni con focaccia di verdure, e torte varie, di cioccolata, di mandorle, pasticcini, tisane aromatiche, caffè… al bel tavolo antico di fronte al caminetto, col fuoco acceso e scoppiettante.
Poi tornammo fuori, e c’era da veder ancora Vine, e Mustard nel prato, e nell’aiuola Heather, che acidifica il terreno e uccide tutti i concorrenti, ma se sono troppi e non ce la fa si uccide (Scorpione).
Anche un po’ di Holly, che non è la pianta che pensavi. E infine Aspen, a concludere il cerchio magico cominciato con Walnut.
Parlammo di colori, il blu, il giallo, il rosa-malva, il verde, il rosso, e di perché indossare scarpe rosse per portare in giù l’energia e radicarsi meglio.
Insomma non ci annoiammo.
Infine ci guardammo un po’ di filmini di Barnard sui 7 aiuti (dopotutto li avevamo incontrati tutti!), e anche qualcuno sui 12 guaritori, visto che parlammo anche di Chicory, che a luglio sicuramente invaderà le prode, e certamente potremo solarizzarlo, anche se a me personalmente piacerebbe cambiare: dopotutto è l’unico che ho già preparato! Mi sarebbe piaciuto bollire, un po’ sadicamente, Star, ma certo a luglio non ci sarà più, si sarà già ritirato nei suoi piccoli bulbi traslucidi in profondità nel terreno, fino all’anno prossimo …
Insomma almeno una bella giornata all’aperto la passammo, in un bel posto, davvero pieno di energia!
Graziano Nicoli, Floriterapeuta