Saint John’s Wort – Iperico

L’IPERICO RIACCENDE LA LUCE INTERIORE

E’ arrivata la primavera, come le piante assecondiamo il ritmo delle stagioni. Alcune persone escono a fatica dall’inverno e avvertono stanchezza e apatia. Per aiutarle a percepire questo slancio vitale primaverile, consiglio l’lperico perché questo fiore incarna la forza del sole, è un’esplosione dorata.

Tutta la pianta tende verso l’alto, verso la luce, ama il calore e il sole.

Il nome della specie “perforatum” ha radice latina e si riferisce alle punteggiature trasparenti come buchi presenti nelle foglie. Tra i tanti nomi volgari infatti l’lperico si chiama anche Millebuchi e Perforata.

Paracelso asseriva che ogni pianta porta con sé in qualche parte l’indicazione di una sua particolare virtù terapeutica. Così l’Erba di San Giovanni (l’lperico andrebbe raccolto la notte del 24 giugno) veniva usata come cicatrizzante per tutte le ferite e i petali come emostatici poiché contengono la rossa ipericina.

E’ interessante l’analogia tra la preparazione fitoterapica e quella floriterapica! Infatti l’olio di Iperico (ottimo per le scottature e la sciatica) si ottiene mettendo 30 grammi di fiori freschi a macero in 100 grammi di olio d’oliva ed esponendo il tutto al sole.

Quando si vuole preparare il rimedio di Saint John’s Wort, si mettono i fiori a macero nell’acqua sotto il sole. Questa pianta, che ha avuto in passato la fama di una vera panacea, oggi è stata rilanciata come efficace antidepressivo. Anche in questo caso abbiamo la duplice validità, sia nell’estratto fitoterapico sia in quello floriterapico, perché questo fiore è la luce per la psiche e la luce è un fattore importante per chi soffre di depressione stagionale e spirituale, il rimedio aiuta a ritrovare la propria luce.

E’ bene poi, non sottovalutare due aspetti che riguardano solo i fitoderivati: l’azione fotosensibilizzante dell’ipericina per cui i soggetti con pelle chiara non devono esporsi a lungo ai raggi UV, e una possibile interazione con farmaci anticoagulanti. Sono segnalazioni che non derivano da sperimentazioni cliniche, ma è comunque importante considerarle.

Valeria Romanini

(Erborista – Floriterapeuta)

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